Webinar Libellula: "L'economia della cura" 21.02.2022

22 febbraio 2022

Il 21 febbraio si è tenuto il webinar Libellula del mese “L’economia della cura”: con Annalisa Valsasina (Direttrice Scientifica) e Giorgia Ortu La Barbera (DE&I Project Designer) per Fondazione Libellula e l’intervento di Marcella Corsi (Docente di Economia Politica alla Sapienza Università di Roma) abbiamo introdotto con le funzioni HR e D&I del Network il nuovo paradigma della “Care Revolution”.

Il discorso ha preso le mosse da un dato di fatto: il mondo economico continua a dimenticare le donne: in Europa, la maggior parte del lavoro di assistenza non retribuito è a carico delle donne, con il 92% che fornisce cure e assistenza per diversi giorni alla settimana (Eige); per le donne la giornata lavorativa (sommando il tempo di lavoro retribuito e non retribuito) è più lunga di 6 ore e 48 minuti (ILO, 2020); in Italia il tasso di inattività nella fascia 15-64 anni è del 44,3% per le donne e al 25,6% per gli uomini (Istat, 2021).

Partendo da questi dati abbiamo avviato una riflessione con i/le partecipanti, chiedendo loro – pensando a esperienze nei 3 ambiti familiare, aziendale e sociale – quale modello di cura riconoscessero, e quali situazioni oggettive legate all’organizzazione della vita nei 3 ambiti fossero a sostegno della loro lettura. Sono emersi punti di attenzione interessanti: i tempi del congedo obbligatorio e dello spostamento casa-lavoro per l’ambito sociale; l’orario delle riunioni, la gestione delle trasferte e la connessione continua per quello aziendale; l’orario di ricevimento degli insegnanti per quello familiare.

Cosa vuol dire quindi pensare a un’economia della cura, ovvero a un sistema sociale ed economico che in tutti gli ambiti di vita sia capace di soddisfare i bisogni di tutte e tutti senza discriminazioni e disparità? A detta di Marcella Corsi significa innanzitutto iniziare ad ampliare il significato del concetto di “Cura”, in italiano soprattutto inteso “attività di servizio”: in inglese il termine “Care” vuol dire anche attenzione, protezione, assistenza e premura. La “Care Revolution” è un processo di trasformazione culturale, un “preoccuparsi per il mondo” – citando Ina Praetorius – che mette al centro le persone e l’ambiente in cui queste interagiscono.

Cambiare il paradigma dominante – la logica del mercato e del profitto – significherà quindi mettere il concetto di Cura e di diversità al centro del modo di interagire degli agenti economici, parlare di “lavoro di cura” attribuendo a questo significato un valore economico; misurare il tempo per dare valore al lavoro non retribuito delle donne (valorizzandolo anche nel calcolo degli indicatori primari, es. PIL),  intendere il “Lavoro” come un sistema di relazioni, “produttivo” non solo per le ore del lavoro retribuito ma anche in virtù di tutto ciò che vi ruota attorno.

 

Alcuni commenti dal webinar

“Ho capito che la quotidianità lavorativa dovrebbe essere pensata nel contesto della nostra Vita. Ecco quindi la Cura del lavoro, il preoccuparsi che il lavoro sia inserito nella pienezza della nostra vita, una parte integrante del nostro Progetto.”
Alberta Bidini (Fondazione Finanza Etica)

 

“Spunti molto interessanti che fanno riflettere su come poter lavorare sulla cultura aziendale. Molto interessante l'approccio economico al tema, non scindibile da quello filosofico.”
Fiorina De Novellis (Gruppo Iren)

 

Riferimenti

  • L’economia è cura (I. Praetorius)
  • I conti con le donne. Come gli economisti hanno dimenticato l'altra metà del mondo (K. Marçal)
  • For Love or Money-Or Both? (N. Folbre, J. A. Nelson)
  • https://web.uniroma1.it/labminerva/node/5584

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